Gli Eventi

La Passione di Cristo -Rappresentazione Sacra

Si svolge nel tardo pomeriggio della Domenica delle Palme a cura del Gruppo GAMI e di altre associazioni del territorio.

Teatralmente e con profonda devozione ed emozione si rivive “La Passione di Cristo”, basata sui vangeli, in un impianto scenografico attento a riprodurre l’ambientazione storica e a ricreare la dimensione religiosa della commovente rievocazione, accompagnata da struggenti musiche in tutti i suoi momenti.

Sino agli anni ’70 questa rappresentazione si svolgeva nella Chiesa di Maria SS. Dell’Immacolata, ma col tempo perse la sua importanza, sino a quando nei primi anni ’90 l’associazione G.A.M.I (Gruppo Amicizia Maria Immacolata) con una grande dedizione riprende questo evento, rivisitandolo anno per anno con nuove scene.

Alla sua ripresa, essa venne ambientata sulla scalinata della Chiesa di Maria SS. dell’Immacolata, ma lo spazio anno dopo anno, divenendo sempre più bella e richiamando sempre più maggiore popolazione anche dai paesi limitrofi, divenne sempre più stretto, sino a che venne trasferita all’Anfiteatro Comunale.

La Rappresentazione, rivive l’ultimo periodo di vita di Gesù, ed ad interpretare i ruoli delle scene sono giovani ed adulti comuni che per mesi lavorano per portare ancora una volta in scena questa importante tradizione.

Negli anni si sono susseguite scene come: i miracoli del Cieco e di Lazzaro, l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, l’Ira del tempio, il Battesimo con Giovanni Battista, l’incontro e le lotte col maligno nel deserto, la decapitazione di Giovanni Battista, l’Ultima Cena, l’Orto di Getsemani, l’impiccagione di Giuda, i Processi di Erode, Caifa e Pilato, la Flagellazione, la Via Crucis, la Crocifissione, la Resurrezione e l'Ascensione.

Visita ai "Sepolcri"

È Giovedì Santo, con il tramontare del sole inizia il triduo pasquale della morte e risurrezione del Signore. Il triduo viene aperto con la “Coena Domini”, momento in cui viene rappresentata l’ultima cena di Gesù con gli apostoli nelle tre parrocchie della città.  Al termine della Celebrazione, inizia il lutto stretto: con ritualità vengono sospesi i simboli della vita: i tabernacoli si svuotano, le lampade ad olio si spengono, gli oggetti sacri vengono coperti, gli altari vengono spogliati, le campane "legate".

Le strade di Polistena dopo la “Coena Domini” iniziano a popolarsi di fedeli che in tutta la loro compostezza si recano, sino al mattino seguente, ai "sepolcri".

L'usanza che si usava nel passato, non certificata dalla dottrina, è che ogni fedele visitasse da cinque (quante sono le piaghe di Cristo) a sette (quanti sono i dolori della Madonna) di questi allestimenti nelle varie chiese e cappelle gentilizie, compiendo il cosiddetto giro "delle sette chiese" o "dei sepolcri". Tale terminologia è impropria, perché in essi viene riposta l'Eucarestia, ossia le Ostie consacrate durante la "Coena Domini": non si parla quindi di "sepolcro" ma di "Altare della Reposizione" , che non simboleggia la morte di Gesù, non ancora avvenuta, ma un luogo in cui adorare l'Eucarestia.

L'allestimento dei "sepolcri" avviene tradizionalmente utilizzando semi di grano messi a germogliare al buio in un piccolo vassoio, quindi addobbati con fiori e carta crespa di vari colori ed esposti nei pressi degli Altari. Questo rito ha origini pagane, è antichissimo, e ricorda gli orticelli simbolici, chiamati  "i giardini di Adone” che in epoca greca venivano offerti ai defunti, in onore di Adone, per ricordare la sua morte e la sua resurrezione. 

Oggi vengono allestiti artisticamente solamente nelle tre parrocchie cittadine assumendo il nome di "Altare della Reposizione", mentre un tempo era allestiti in tutte le chiese cittadine, comprese le cappelle private situate nei palazzi nobiliari settecenteschi.

Le Sette Parole dell'Agonia di N.S. Gesù Cristo

Sono le ultime ore di vita di Gesù, l’orchestra con il coro “Theotokos” esegue nel Duomo le “Sette Parole” musicate dal polistenese Michele Valensise (1822-1890) su testo del Metastasio; tra tutte maggiore attenzione va alla "Settima Parola", che è divenuta per il popolo di Polistena la colonna sonora della Settimana Santa. Tra una parola e l'altra un sacerdote detta le Meditazioni.

Prima dell'incendio che ha distrutto la Chiesa della SS. Trinità nel 1988 si svolgeva qui ed era organizzata dalla Nobile Arciconfraternita della Santissima Trinità. All'epoca veniva esploso un razzo pirotecnico tra una meditazione e l'altra, sino ad arrivare al settimo colpo. alle ore 15, che annunciava la morte di Cristo. Al termine dell'Agonia da qui partiva la processione della Schiovata.

Mostra Fotografica

Da alcuni anni l'Associazione Culturale "Arlecchino e Pulcinella" di Polistena promuove tutti gli eventi e i Riti della Settimana Santa di Polistena e organizza una Mostra Fotografica che ripercorre la storia di questo importante periodo dell'anno.